Revisione di Lo ferm voler qu'el cor m'intra - Traduzione del Mar, 05/11/2013 - 22:08

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I

Il fermo volere che nel cuore mi entra

non mi può becco svellere unghia

di leccapieddiche per dir male si perde l’anima;

poiché non oso batterlo con ramo  con verga,

almeno con la frodeandato via lo zio,

godrò il Piacere nel giardino o nella camera.

 

II

Quando mi ricordo della camera

dove, a mio danno, so che nessun uomo entra

anzi con me son tutti peggio del fratello o dello zio -

non ho membro che non fremaneanche l’unghia,

come il fanciullo davanti alla verga:

tanto è il timore che le sia troppo all’anima.

 

III

Al corpo le fossi, non all’anima,

e mi accogliesse di nascosto nella sua camera,

che più mi ferisce il cuore di un colpo di verga,

poiché il suo servo  dov’ella sta non entra;

sempre sarò con lei come carne e unghia

e non crederò a consiglio d’amico  di zio.

 

IV

Mai la sorella di mio zio

amai tanto di più, per la mia anima!,

tanto vicino quant’è il dito all’unghia,

se a lei piacessevorrei stare alla sua camera:

mi può dominarel’amore che nel cuore mi entra,

come fa un uomo forte con la flebile verga.

 

V

Da quando florì la secca verga

da Adamo nacquero nipoti e zii,

un amore tanto fino come quello che nel cuore mi entra

non credo sia stato mai  in corpo  in anima:

dovunque io stiafuori in piazza o dentro in camera,

il mio corpo non si allontana da lei tanto quanto tiene l’unghia.

 

VI

Così s’apprende e s’inunghia

il mio corpo in lei come la scorza nella verga,

poiché mi è di gioia torre e palazzo e camera,

e non amo tanto fratellogenitore, o zio,

che in Paradiso ne avrà doppio Gaudio la mia anima,

se mai qualcuno per Bene Amare  entra.

 

VI

Arnaut invia la sua canzone d’unghia e zio

che sia gradita a lei che di sua verga l’anima -

al suo Desideratoil cui Pregio nella camera entra.