[c. 46rB]
.F.G. O Cari frati mei conmala me(n) te. bendato ane lamente. n(ost)ro peccato atolto ane ra gione. Ecerto apresso cio p(er)gran neiente. non dapella ho, giome(n) te. che domo nonauem piu chefa ssione. Chese descressione. arbit ro core fenno podere uertute. ne fu dato insalute. an(ost)ra dannassio(n) loconuerremo. chetutto adesso a |
[c. 46vA]
- nemo. fatta descression maluagio ingegno. arbitro seruo dipeccato tu tto. defensore sostegno. ecanpion di disragion podere. corche contra pia cere. atutte cose oneste egrasiose. edap(er)dilettose. quelle tutte che leggie edio disdegna. sauer chedizensegna dritto dio amaluagita naprende. uer tu cogne uertu pena dar forto. uisii cria einpoder listende. D omomo adio ecorpo adalma a uemo. elseculo tenemo. patria pro pia sona etternale. Eccio e lasso unde bendati semo. p(er)che ciascuno remo. tenen uogando quanto pot em uer male. Orchie oraleale. chi benigno chifedel chicortese. n0(n)me cierto palese. machi maluagio chi galiadore echi perdizamore. eper maluagita operfalsa ingiegna. a mico efrate uegione acomuno. equel per maggior regna. emagg iormente onrato epro efatto. chi meisa dibaratto. tricchando egha leando adogni mano. esesoaue epi ano. umile dio temendo alcu(n) setro ua. cheno(n)baratro moua. mizero uile codardo etenuto. p(er)che dofe(n) der lui uaghe chatuno. eisoi uicin tutti peton trebuto. M ano(n) galea alcun tanto nemi ra. nedauante ferira. nol seguala penser noie dafanno. Sup(er)bia cupi dessa inuidia era. tanto neuolle e gira. chen(ost)re mente posa alcun(n)o anno. Uergogna porta edanno. e |
[c. 46vB]
- trauaglio uia piu che piu citene. em al uia piu chebene. chi piu cia dipiac ere emen dinoia. onni mondana gi oia. tarda corta leggera edenoi me sta. alafine uprende tutta sola doglia. manoia esenpre presta. lungha grau e sola fine amorte. oue solaccio incor te. oposo incianbra oloco ocondissione. quando stagione. doue puro piacer po(r) ti unsol punto. legno quazi digiunto. en(ost)ro corpo inmar dogni tenpesta. oue pur fugge porto echere scoglia. edi correr uer morte ora non resta. O struggitori di noi sequi egraue ssa. oue donque allegressa. forseni(n) ferno oue corremo aproua. Esiem piu stolti chapelliamo stoltessa. seditanta mattessa. alcun siparte poi uerita ri troua. Emirabile noua. cosa tenemo nonchimalfa mabene. eintraglialtri mene. blasmare ecruciato auete poi- dio miparti dauoi. eoue piu donor de gno mafatto. esso meo car segnor las ua mersede. piu mi biasmate matto. dicendo com pertenea meghaudere. poi tenpo agio podere. ebella do(n)na epl agientera auia. eche gran uillania. e fera crudelta disnaturata. laqual non fu trouata. infera alcuna unde parla sse hom mai. chabandonasse filii che picciuli uede. come tre picciuli mei a bandonai. O rcome poteuio matti ghaudere. oue gran dispiacere. oltra chio dissi c himeglio adimora. Non tenpo non lo co non podere. nemia donna piacere. |
[c. 47rA]
mifui giorno giamai tanto quanto ra. Ogni soperchia cosa. unde no(n) po sa uoi corpo necore. mitolle elmio sin gnore. undio mighaudo quazi esper questo. etternal uita aquisto. sigran mercato mai nonfu ueduto. benagia chinon pria chiamo ghaudenti. cognom o adio renduto. lopiu diritto nome ell ui ghaudere. che qual piu asprame(n) te aue releggione apiu dolsore. do gni mondan singnore. selue dispirito bono checontra uoglia. ogni dolcessa edoglia. mo io mauoi donquai figliu lispietosi. procacciandoi languire i(n) frai languenti. edeo limei ghaudere infraigaudosi. O rsio fusse amia guiza singnore. dogni terren riccore. giouane senpre ederetano inuita. Edalbergasse solo indelmeo core. onni mondan dolcio re. eonni noia dame fusse partita. Co me cosa fallita. efusser mefatti alpi acer mioi fine. filie mulier tutte re ine. etutti rei figliuoli simiseria. ol tra pensier mattia. non tutto aba(n)d nar cio dio seguendo. chesolo ingran dizerto ongnunque pena. p(er)lomio dio sorendo. ual meglio non tal ben uale. quanto ben uer male. pria che ben tenporal ual men chenente. uer ben chenon dismente. segondo be(n) terren chefastidioso. uer cheldiuin gio ioso. terso ben cha mal fine edimal pe ggio. emal che tolle peggio. eben cha meglio mena. sonmo etternal ben chi amar lodeggio. |
[c. 47rB]
[c. 47vA]