[c. 45rA]
.F.G.
D Egno e che chedice homo eldefe(n) da. echi non sente ben cessi par lare. esel parla mendare. deggi alo penitendo eperdon chera. Eme co(n)ue ne adefensione stenda. chemal legge ro no(n)sia piu cheben fare. dapoi gial di ssi epare. locredano pluzor cosa no(n)uera. Dico chemale amaro einnatura. elco(n) trar suo bon dolce piacente. ecor benna toralmente ordinato. incui sano epala to. bono dolcie ereo amar sauora. ma chi dizordinato alo enfermo. alo contra tto efermo. sicome incorporal palato a uene. dinfermo asano bene. engiudi cio dino(n) saggio esaggio. dibon porta u er saggio. quel chegiudicha bono sa no sacciente. C hi piu ebono bon conosce ameglio. econ meglio megliaue innamore. p(er) chama insuo ualore. retto giusto ben catuna cosa. Undalama piu checorpo a ma esameglio. cielo cheterra quanto el sa migliore. odamore fasauore. nel q uale dolce parcosa noiosa. Quanto tra dolcie dolcie innessa donque. eseffann oso ebono alcuna fiata. scifal gia no(n) bo(n) maipiul dezia. prodomo cher pugnar pria. conprode che con uile chenon uo le unque. oue ualor fa ualore eporge merto. grauessa incorpo certo. face o |
[c. 45rB]
|