Revisione di Edizione diplomatica del Ven, 30/11/2018 - 14:25

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[c. 45rA]

 

.F.G.
D E
gno e che chedice homo eldefe(n)
da. echi non sente ben cessi par
lare. esel parla mendare. deggi
alo penitendo eperdon chera. Eme co(n)ue
ne adefensione stenda. chemal legge
ro no(n)sia piu cheben fare. dapoi gial di
ssi epare. locredano pluzor cosa no(n)uera.
Dico chemale amaro einnatura. elco(n)
trar suo bon dolce piacente. ecor benna
toralmente ordinato. incui sano epala
to. bono dolcie ereo amar sauora. ma
chi dizordinato alo enfermo. alo contra
tto efermo. sicome incorporal palato a
uene. dinfermo asano bene. engiudi
cio dino(n) saggio esaggio. dibon porta u
er saggio. quel chegiudicha bono sa
no sacciente.
C hi piu ebono bon conosce ameglio.
econ meglio megliaue innamore. p(er)
chama insuo ualore. retto giusto ben
catuna cosa. Undalama piu checorpo a
ma esameglio. cielo cheterra quanto el
sa migliore. odamore fasauore. nel q
uale dolce parcosa noiosa. Quanto tra
dolcie dolcie innessa donque. eseffann
oso ebono alcuna fiata. scifal gia no(n) bo(n)
maipiul dezia. prodomo cher pugnar
pria. conprode che con uile chenon uo
le unque. oue ualor fa ualore eporge
merto. grauessa incorpo certo. face o

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