IV 25 Q' ieu n' ai chausit un pro e gen
26 per cui pretz meillur' e genssa,
27 larc et adreig e conoissen, ⇒ adreig AB, adrez D, adreg IK, adreic H, arditç T
28 on es sens e conoissenssa;
29 prec li que m' aia crezenssa,
30 ni hom no ·il puosca far crezen
31 q' ieu fassa vas lui faillimen,
32 sol non trob en lui faillensa.
♦ adreig ‘giusto, retto, onesto’ è accolto da tutti gli editori, contro arditz ‘audace, coraggioso’, ma si può rilevare che la lezione di T non è escludibile sul piano filologico-semantico, trattandosi peraltro di un aggettivo abbastanza frequente nel sistema delle cooccorrenze trobadoriche (in 8 casi in unione con larc, in 1, più precisamente, con larc e conoissen) →