I
|
.
Notar giacomo. Guardando basalisco uelenoso. chelso isguardare face lonperire. Elaspido serpente inuidioso. chep(er) igegno mette altrui amorire. |
.
Notar Giacomo . Guardando basalisco velenoso che 'l so isguardare face l' on perire,
e l'aspido, serpente invidioso,
che per igegno mette altrui a morire,
|
II
|
.
Elo-dragone chesi argollioso. cuielli prende nolassa partire. Aloro asenblo lamor chedollioso. chetorme(n)tando altrui falanguire. |
.
E lo dragone, ch' è sì argollioso, cui elli prendi no lassa partire;
a loro asenblo l'amor ch'è dollioso,
che tormentando altrui fa languire.
|
III
|
.
incio anatura lamor uerame(n)te. che inuguardar co(n)quide locoragio ep(er)ingegno lofastar dolente. |
.
In ciò à natura l'amor veramente, che in u guardar conquide lo coragio
e per ingegno lo fa star dolente,
|
IV
|
.
ep(er) orgoglio mena grande oltragio. cuiello prende graue pena sente bene conquiso chia susignoragio. |
.
E per orgoglio mena grande oltragio: cui ello prende grave pena sente
ben è conquiso chi à su' signoragio.
|