Revisione di Edizione diplomatico-interpretativa del Gio, 01/03/2018 - 16:50

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I
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                                     Notar giacomo.

Guardando basalisco uelenoso. chelso isguardare face lonperire.
Elaspido serpente inuidioso. chep(er) igegno mette altrui amorire.
 
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Notar Giacomo
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Guardando basalisco velenoso
che 'l so isguardare face l' on perire,
e l'aspido, serpente invidioso,
che per igegno mette altrui a morire,
 
II
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Elo-dragone chesi argollioso. cuielli prende nolassa partire.
Aloro asenblo lamor chedollioso. chetorme(n)tando altrui falanguire.

 
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E lo dragone, ch' è sì argollioso,
cui elli prendi no lassa partire;
a loro asenblo l'amor ch'è dollioso,
che tormentando altrui fa languire.
 
III
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    incio anatura lamor uerame(n)te. che inuguardar co(n)quide locoragio
ep(er)ingegno lofastar dolente.

 
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In ciò à natura l'amor veramente,
che in u guardar conquide lo coragio
e per ingegno lo fa star dolente,
 
IV
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ep(er) orgoglio mena grande oltragio. cuiello prende graue pena sente 
bene conquiso chia susignoragio.

 
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E per orgoglio mena grande oltragio:
cui ello prende grave pena sente
ben è conquiso chi à su' signoragio.