Lamia granpena elo grauoso afanno. colungiamente p(er)amore patuto. mado nna lo man gioia ritornato. pensando laue nente dimio dan(n)o. insua merze maue ricieputo. elosofrire male ma meritato ¶ chella madato. tanto bene auere. chelo sofrire. molta malenanza. agiubriato euiuo inallegranza. |
La mia gran pena e lo gravoso afanno c’ò lungiamente per amore patuto, madonna lo m’à n gioia ritornato. Pensando l’avenente di mio danno, in sua merze m’ave ricieputo, e lo sofrire male m’à meritato: ch’ella m’à dato tanto bene avere che lo sofrire molta malenanza agi ubriato, e vivo in allegranza. |
Allegro sono catale sengnoria. agio aquistata p(er) male soferire. inquella chedamare nonuao ciessando. cierto a grantortto lomale blasmeria. cheperuno male agio uisto auenire. poco dibene andare amelgliorando ¶ Edatardando. p(er) molto adasti are. ungranda fare. tornare aneiente. chiuole amare deuessere ubidente. |
Allegro sono, ca tale sengnoria agio aquistata, per male soferire, in quella che d’amare non vao ciessando. Cierto a gran torto lo male blasmeria, che per uno male agio uisto avenire poco di bene andire amelgliorando, ed atardando per molto adastiare un grand’afare tornare a neiente. Chi vole amare dev’essere ubidente. |
Ubidente sono stato tutauia. edo seruuto adesso coleanza. allasourana dicono scimento. quella chelomeo core distringiẹa. edora ingioia damore mina uanza. soferendo agio auuto compimento ¶ Ep(er)uno ciento. maue piu disauore. lo bene camore. mifacie sentire. p(er)logrande male chema fatto sofrire. |
Ubidente sono stato tutavia, ed ò servuto adesso co leanza a la sovrana di conoscimento, quella che lo meo core distringia, ed ora in gioia d’amore mi navanza. Soferendo agio avuto compimento, e per uno ciento m’ave più di savore lo bene c’Amore mi facie sentire per lo grande male che m’à fatto sofrire. |
Semadonna maffatto sofrire. p(er)gioia damore auere compimento. pene e traualglia bene mameritato. poi challei piacie ame bene de bene de piaciere. chendagio auuto cotanto uallimento. sourongne amante maue piu norato ¶ ca gio aquistato. damare lapiu sourana. chesemorgana. fosse infralagiente. inue ro madon(n)a nonparia neiente. |
Ubidente sono stato tutavia, ed ò servuto adesso co leanza a la sovrana di conoscimento, quella che lo meo core distringia, ed ora in gioia d’amore mi navanza. Soferendo agio avuto compimento, e per uno ciento m’ave più di savore lo bene c’Amore mi facie sentire per lo grande male che m’à fatto sofrire. |
Neiente uale amore sanza penare. chiuole amare conuiene male patire. onde mille mercie nagia lo male. chema fatto intanto bene montare. chienon(n)agio infralagiente ardire. didire lagioia oue ilmicore sale ¶ ordunque uale melglio di poco auere. che sentire. troppo bene alastasgione. p(er)troppo bene diuenta om(m)o fellone. |
Neiente vale amare sanza penare: chi vole amare conviene male patire, onde mille mercie n’agia lo male che m’à fatto in tanto bene montare, ch’io nonn agio infra la giente ardire di dire la gioia ove il mio core sale. Ordunque vale melglio di poco avere che sentire troppo bene a la stasgione: per troppo bene diventa omo fellone. |