I | |
Acor ke l'aigua per lo foco lassia
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Ancor che l'acqua perde (TLIO: vasello: recipiente per lo più di forma concava e rotonda, vaso) |
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II |
Imagine di neve si po dire, bon ke noa sentore d'amoroso calore ancor sia vivo, non si sa sbaldire. Amore e uno spirito d'ardore ke non si po vedire, ma sol per li sospiri si fa sentire a quello k'è amadore. Così, donna da honore, lo mio gran sospirare vi poria certa fare de l'amorosa flamma, und'eo so involto. E non so com'eo duro si m'a preso. E par m'esser sicuro ke molti altri amanti, per amor tucti quanti, funo perduti e morti e non ano amor quant'eo si forte.
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Immagine di neve si può dire (TLIO: sbaldire: rallegrarsi, stare in allegria; avere [o ritrovare] gioia e felicità) |
III | |
E v'amo tanto, ke mille fiate il giorno mi s'arancha lo spirito ke mancha, pensando, donna, la vostra beltate. E lo disio lo cor m'abranca, crescemi volontate, mettemi in tempestate, de lo gran pensier ke mai non stancha. O colorita e bianka e gio de lo mio bene sperança mi mantene. E s'eo languisco non posso morire, ka mentre viva siete eo non poria fallire, ancor ke fame e sete lo meo corpo tormenti. Ma sol k'eo tegno a mente vostra gaia persona, oblio la morte, tal força mi dona. |
E vi amo tanto, che mille volte il gioro mi strappa lo spirito che manca, pensando, donna, alla vostra bellezza. Ho questo desiderio nel cuore, fa crescere la mia voglia, mi mette in tempesta, del grande pensiero che non mi stanca mai. O colorita e biancha, e gioia de lo mio bene mi mantene la speranza. E anche se io languisco, non posso morire, finché voi siete viva, non posso fallire, anche se fame e sete tormentano il mio corpo. Ma solo che tengo a mente la vostra gaia persona. Dimenticola morte, mi da una tal forza. |