Repertorio: RMS 79:3
Manoscritti: Vaticano latino 3793, c. 17r (V)
Metrica: a10 b10, a10 b10; c11 c11 b11. Canzone di cinque stanze singulars di sette versi, di cui l'ultima con funzione di congedo; strofe costituita da una fronte di decasillabi e da una sirma indivisa di endecasillabi. Come in Morte, perché m'ài fatta sì gran guerra, con struttura di endecasillabi e quinari con sirma bipartita, la rima b collega i due piedi della fronte alla sirma. L'accostamento di decasillabo ed endecasillabo è un unicum. Sul versante rimico è possibile istituire una relazione con la canzone anonima L'amoroso conforto, con gli ottonari di S'io doglio no è maraviglia di Giacomo da Lentini, e con fronte di endecasillabi e sirma polimetrica di In gioia mi tegno di Rinaldo d'Aquino. La combinazione di decasillabo e quinario è peraltro propria del solo Giacomino, assieme al rarissimo uso, nella poesia delle origini, del verso decasillabo, come segnalato da Brunetti (Brunetti 2008, p. 595).
Edizioni: D'Ancona-Comparetti 1875-'88; Monti 1924; Santangelo 1937; Lazzeri 1942; Wartburg 1964; Guerrieri Crocetti 1947; Vitale 1951; Monaci-Arese 1955; Panvini 1962; Salinari 1968; Skubikowski 1979; CLPIO, 325; Brunetti 2008.
Manoscritti: Vaticano latino 3793, c. 17r (V)
Metrica: a10 b10, a10 b10; c11 c11 b11. Canzone di cinque stanze singulars di sette versi, di cui l'ultima con funzione di congedo; strofe costituita da una fronte di decasillabi e da una sirma indivisa di endecasillabi. Come in Morte, perché m'ài fatta sì gran guerra, con struttura di endecasillabi e quinari con sirma bipartita, la rima b collega i due piedi della fronte alla sirma. L'accostamento di decasillabo ed endecasillabo è un unicum. Sul versante rimico è possibile istituire una relazione con la canzone anonima L'amoroso conforto, con gli ottonari di S'io doglio no è maraviglia di Giacomo da Lentini, e con fronte di endecasillabi e sirma polimetrica di In gioia mi tegno di Rinaldo d'Aquino. La combinazione di decasillabo e quinario è peraltro propria del solo Giacomino, assieme al rarissimo uso, nella poesia delle origini, del verso decasillabo, come segnalato da Brunetti (Brunetti 2008, p. 595).
Edizioni: D'Ancona-Comparetti 1875-'88; Monti 1924; Santangelo 1937; Lazzeri 1942; Wartburg 1964; Guerrieri Crocetti 1947; Vitale 1951; Monaci-Arese 1955; Panvini 1962; Salinari 1968; Skubikowski 1979; CLPIO, 325; Brunetti 2008.