Revisione di Edizione diplomatica del Mer, 03/03/2021 - 21:20

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    C erto no(n)e dallo intellecto accholto
       quel chestaman ti disonesto
       o chome timostro mendico presto
       el rosso spirto chettaparue aluolto
    /  Sarebbe forse che tauesse scolto
       amor daquella che neltondosesto
       occh(e) uil razo tauesse richiesto
       aporte lieto ouio son tristo molto
    D i te miduole et inme puo scorger quanto
       che mene fiede miadonna atrauerso
       tagliando cio chamor porta soaue.
       Amor dinanzi me torra lachiaue
       che deldisdegnio suo nel* chor uerso
       sicchan(n)o lira edallegrezza epianto

* Il copista attraverso un piccolo richiamo inserisce a margine l'aggettivo    
possessivo mio sfuggito durante l'atto di copia, rendendo in tal modo endecasillabo il verso che altrimenti sarebbe stato ipometro. Dunque il verso si presenta come segue:
che deldisdegnio suo nel mio chor verso .