Revisione di Edizione interpretativa e traduzione del Dom, 24/04/2016 - 14:04

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C: Bern, Stadtbibliothek ms 384

sec. XIII ex.; f.103v
 

Iai nuls hons pris ne dirait sa raizon
adroitement, s'ensi com dolan non,
mais per confort puet il faire chanson.
Moult ai d'amis, mais povre sont li don,
honte en auront se, por ma reanson,
seus ces dos ivers pris.

Se seivent bien mi home et mi baron,
inglois, normant, poitevin et gascon,
ke je n'avoie si povre compaignon
ke je laissaise, por avoir, en prison,
Je nel di pais por nulle retraisson,
mais emcor seus je pris.

Or sai je bien de voir certainnement
ke mors ne pris n'ait amin ne parent,

quant on me lait por or ne por airgent.
Moult m'est de moy, mais plus m'est de ma gent,
c'apres ma mort auront reproche grant
se longuement seus pris.

N'est pais mervelle se j'ai lou cuer dolent,
quant mes sires tient ma terre en torment,
s'or li menbroit de nostre sairement,
ke nos feimes anduj communement,
bien sai de voir ke seans longuement
ne seroie pais pris.

Se seivent bien angevin et torain,
cil baicheleir ki or sont riche et sain,
k'encombreis seus loing deans en autrui mains;
forment m'amoient mais or ne m'ainme grain.
De belles anmes sont ores veut li plain,
por tant ke je seus pris.

Mes compaignons, cui j'amoie et cui j'ain,
cealz de Caheu et ceaulz de Percheraim,
me di, Chanson, k'il ne sont pais certain.
Nonkes vers eaus no le cuer fauls ne vain,
sil me gueroient il font moult ke vilain,
por tant ke je seus pris.

Contesse suer, vostre pris soverain,
vos sault et gairt cil a cui je me clain
et per cui je seus pris.

Je ne di pais de celi de Chairtain,
la meire Loweis.

Mai nessun prigioniero esprimerà il suo pensiero
direttamente, così come non fosse afflitto,
ma, per conforto, può comporre una canzone.
Ho molti amici, ma poveri sono i doni,
ne saranno disonorati se, per via del mio riscatto,
resto questo secondo inverno prigioniero.

Ben sanno i miei uomini e i miei baroni,
inglesi, normanni, pittavini e guasconi,
che io non avrei compagno tanto misero
da lasciarlo, per ricchezze, in prigione.
Non lo dico affatto per rimprovero,
ma ancora sono prigioniero.

Ora vedo con certezza
che morto o prigioniero non ha amico né parente,
dal momento che vengo abbandonato per oro e per argento.
Molto mi importa di me, ma ancor più della mia gente,
che dopo la mia morte avrà grande disonore
se resto a lungo prigioniero.

Non c'è da meravigliarsi se ho il cuore dolente,
quando il mio signore tiene la mia terra inquieta,
se ora si ricordasse del nostro giuramento,
che entrambi siglammo di comune accordo,
sono certo che qui dentro non sarei
a lungo prigioniero.

Sanno bene angioini e turrensi,
quegli scudieri che ora sono ricchi e prosperi,
che sono rinchiuso lontano in mano altrui;
mi amavano molto, ma ora non mi amano affatto.
Di grandi animi sono ora vuote le pianure,
poiché io sono prigioniero.

I miei compagni, che amavo e che amo,
quelli di Caen e quelli di Perche,
mi dico, Canzone, che non sono certi.
Mai nei loro confronti ho cuore falso né volubile;
se mi muovessero battaglia, sarebbero veramente ignobili,
perché sono prigioniero.

Sorella contessa, il vostro mirabile valore
vi salvi e protegga colui a cui mi lamento
e per cui sono prigioniero.

Non mi rivolgo di quella di Chartres,
la madre di Luigi.