Membrando l'amoroso dipartire,
com'eo partivi di voi, donna mia,
c'a piè baciando i' vi diceva « a Deo »,
sì forte mi combatton li sospire
pur aspetando, bella, quella dia,
com'eo ritorni a voi, dolze amor meo.
Sì languisco eo, ----
madonna, pur pensando
e disïando ---
com'eo mi torni a voi,
sì ca noi dui ---
viviamo in gio' baciando.
La ragione è lo dolze parlamento
che tu dicevi a me, bella, in parvenza,
lo giorno ch'eo da voi mi dipartivi:
« Se vai, amore, me lasci in tormento;
io n'averò pensiero e cordoglienza
e disïo so·di venire a tevi.
Sì come audivi ---
che vai lontana parte,
da me si parte ---
la gioia del meo core;
se vai, amore, ---
lo meo cor lasci in parte ».
Lo mio gire, amorosa, ben sacciate,
mi fa contravolere in tut[t]e guise;
a voi ritornar gran disiro aio,
m'a lo meo sire, che m'à in potestate,
a lo 'nconinciamento li 'mpromise,
di ritornare a Lentino di maio.
Lo meo coraio ---
d'altro non si diletta:
tutora aspetta ---
che con voi si soggiorni,
in gioi ritorni ---
la pena CRUX ch'io sento CRUX.
Certo, madonna mia, non so' alungato,
[ ... ] ma ciascuna dia
mi par ch'i' sia di voi più disïoso;
poi che 'l corpo dimori in altro lato,
lo cor con voi soggiorna tutavia;
e io ne so' alegro e vivone gioioso,
de l'amoroso ---
rimembrare ch'io faccio,
quando in braccio ---
io vi tenia baciando,
adomandando ---
lo comiato in sollaccio.
Tanta baldanza in disïo tene[n]te
e' no creo che sia in alcuno amante,
né aggia in sua intendanza, al mio parere,
quant'e' in privanza teno spessamente;
e da me si non tolle e parte, mante
fïate in braccio voi, [bella], tenere:
a ciò avere, ---
mi par sì son[ï]ando
veder lo quando ---
vorei fossimo i·loco
ched i' tal foco ---
ramortasse mortando.
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