81,13 : 116,21*
Mss.: B 794 = 1212, V 378 = 817.
Cantiga de refrán; tre coblas singulars di sei versi cui segue una fiinda** di due vv.
Schema metrico: a10 b10 b10 a10 C10 C10 (160:152)***.
Fiinda: c10 c10.
Edizioni: Cohen, p. 262, 445; Amigo 207; Machado 739; Braga 378; Torres, Poesia trovadoresca, p. 498; Alvar/Beltrán, Antología, 110.
*Doppia attribuzione. La cantiga, con alcune varianti, compare sia in B 794, V 378 attribuita a Johan Vasquiz de Talaveyra, sia in B 1212, V 817 attribuita a Pedro Amigo de Sevilha, e l'anomalia si ripete nella Tavola Colocciana. Marroni, editore di Pedro Amigo, constatando la miglior qualità della redazione tramandata da B 794, V 378, ritiene il testo tràdito da B 1212, V 817 una «trascrizione a memoria di una poesia ascoltata», e assegna pertanto la lirica a Talaveyra (cfr. Marroni 1968, pp. 192-194).
** Assente nella redazione attr. a Pedro Amigo de Sevilha.
*** Identificativo riferito alla redazione attr. a Johan Vasquiz de Talaveyra. Quello riferito alla redazione attr. a Pedro Amigo è 160:194bis.