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[c. 16r]
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Frat(re). G. dareisso Orra parra seo sauero cantare. E se varro quanto ualere gia soglio. poi che daltutto amor fugho edisuoglio piu che cosa mai forte mis pare. Cadomo tenuto saggio odo cantare Che trouar non sage eno valer punto. ho(m) da mor no(n) punto. ma che digiunto dauerita mi pare. selopen sare alo parlare sembra chen tutto parti ove distringie |
[c. 16v]
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amore rreggie foll+re. in loco disauere. Dunque come ua lere nepiacer puo diguiza alcuna fiore poi dal fattore do gni ualore disembra calcontrario dogni manera sembra. |
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Machi canatre uole e ualer bone. in suo legno nochiero diritto pone. Eorrato sauer mette altimone dio fa sua stella einverlauzor sua spene. Che Gran ruhor ne gran bene no estato agstato carnal voglia seguendo Ma p(er)mezze uale ndo eastenendo auiti eapechato. Un(n) el se(n)nato aparechiato ogniora dicore etutto Edipoder dea stare. Eauansar losuo stato aonore non schifando labore. Che gia richore no dona altrui posare malfa alungiare Eben pugniare o nora Matutta uia lontenda altri amizura. |
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[c. 17r]
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