Nunca coitas de tantas guisas vi
como me fazedes, senhor, sofrer,
e non vus queredes de min doer!
E vel, por Deus, doede-vus de mí!
Ca, senhor, morr’, e vedes que mi aven: 5
se vos alguen mal quer, quero lh’eu mal,
e quero mal quantos vus queren ben.
E ós meus olhos con que vus eu vi,
mal quer’, a Deus que me vus fez veer,
e á morte, que me leixa viver, 10
e male ó mundo por quant’i naci.
Ca, senhor, morr’, e vedes que mi aven:
se vos alguen mal quer, quero lh’eu mal,
e quero mal quantos vus queren ben.
Á mia ventura quer’eu por én mal, 15
e quero mal ao meu coraçon,
e tod’aquesto, senhor, coitas son,
e quero mal Deus porque me non val.
Ca, senhor, morr’, e vedes que mi aven:
se vos alguen mal quer, quero lh’eu mal, 20
e quero mal quantos vus queren ben.
E tenho que faço dereit’e sén
en querer mal quen vus quer mal e ben.
1 gireyfas ui B 6 ben quer A 9 e d(eu)s A 15 E mha B | q(ue)reu muy gran mal A
v. 1: Michaëlis non segnala l’errore in apparato; Machado propone la lettura giceyfas.
v. 9: ho accolto a testo la lezione di B con l’intento di creare una coerenza sintattica interna al testo, dal momento che tutto il componimento sarebbe costruito sull’espressione querer + mal/ben + a + alguen (cfr. v. 9, v. 11 e v. 16; per approfondimenti vd. nota 11). Michaëlis edita la lezione di A mal quer’, e Deus, perché in B legge Mal quer Deus, “lição que exigiria a alteração Pelos meus olhos no verso antecedente”. Correia edita la lezione di A mal quer' e Deus (a tal proposito cfr. nota 9, p. 322).
v. 11: la lettura nel manoscritto B della variante grafica mal oo mu(n)do è incerta: potrebbe anche essere fornita la lettura mal ao mundo. Entrambi i casi potrebbero comunque dimostrare che anche in questo testo, in linea con l’usus scribendi dell’autore (cfr. 79,8; 79,9), il verbo querer + mal/ben regge il complemento indiretto introdotto dalla preposizione a, dunque in tutti i casi che presentano tale costruzione escludo che a/o/os siano articoli, bensì contrazioni di preposizioni e articoli (cfr. vv. 8, 9, 10, 15). A tal proposito, inoltre, in tutto il dominio linguistico galego attuale, si registra l’unica pronuncia /ɔ/, a prescindere dalla doppia resa grafica, fenomeno che potrebbe essersi verificato anche all’epoca. Il verso 16, per concludere, trasmette la lezione ao meu coraçon (A, B) a sostegno della mia tesi, che andrebbe comunque approfondita. L’assenza della preposizione nei vv. 18 e 23 potrebbe essere giustificata dal mantenimento dell’isometria.
Sia Michaëlis sia Correia prediligono la costruzione, ugualmente ammissibile, querer + mal/ben + alguen, considerando dunque a/o/os semplici articoli (per approfondimenti a riguardo cfr. Correia, p. 322 e sgg. nota 9, 11, 15, 16). Machado in B legge mal co mu(n)do.
v. 12: la carta 42v del manoscritto A è tagliata nel margine superiore e non permette la decifrazione di alcune lettere, perciò il verso è stato ricostruito sulla base del primo refrán.
v. 15: in primo luogo ho accolto a testo la lezione di A per le stesse motivazioni già esposte al v. 11. | In secondo luogo ho scelto di editare la variante tramandata da B per le stesse ragioni esplicate accuratamente da Correia, nota 15, pp. 322-323.