Edizione diplomatico-interpretativa

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I
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                      lxviiij.
M               embrando lamoroso dipartire, comeo partiui diuoi don(n)a mia. capie
                  basciando midicieaua adeo. sifortte mi combattono lisospire. pura
                  spetando bella quella dia   comeo ritorni auoi dolze amore meo 
Silanguisco eo. madonna purpensando. edisiando. comeo mitorni auoi. sicanoi
dui. uiuiamo jngio basciando.

 
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Membrando l'amoroso dipartire,
com'eo partivi di voi, donna mia,
c'a' piè basciando mi dicieava <<a Deo>>,
sì fortte mi combattono li sospire
pur aspetando, bella, quella dia,
com'eo ritorni a voi, dolze amore meo.
Sì languisco eo, -
madonna, pur pensando
e disiando -
com'eo mi ritorni a voi,
sì ca noi dui -
viviamo jn gio' basciando.
 
II
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L arasgione elodolze parlamento. chetu dlcieui ame bella jmparuenza. logior
    no cheo dauoi midipartiui. seuai amore melasci jntormento. jo nauero pen
siero ecordolglianza. edisioso diuenire ateui    Sicome audiui. cheuai lontana pa
rtte. damesi partte. lagioia delmeo core. seuai amore. lomeo core lasci jm
partte.

 
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La rasgione è lo dolze parlamento
che tu dicievi a me, bella, jm parvenza,
lo giorno ch'eo da voi mi dipartivi:
<<se vai, amore, me lasci jn tormento;
jo n'averò pensiero e cordolglianza
e disio so di venire a tevi.
Sì come audivi -
che vai lontana partte,
da me si partte -
la gioia del meo core;
se vai, amore, -
lo meo core lasci jm partte>>.
 
III
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L omio gire amorosa bene saccate. mifa contra uolere jntute guise. auoi rito
    rnare grandisiro aio. malomeo sire chema jmpotestate. alonconincame
 nto limp(ro)mise. diritornare alentino dimaio   Lomeo coraio. daltro nomsi dilletta.
 tutora aspetta. checonuoi sisogiorni. jngioia ritorni. lapena chio sento.

 
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Lo mio gire, amorosa, bene saccate,
mi fa contra volere jn tute guise;
a voi ritornare gran disiro aio,
ma lo meo sire, che m'à jm potestate,
a lo 'ncomincamento li 'mpromise,
di ritornare a Lentino di Maio.
Lo meo coraio -
d'altro nom si diletta:
tutora aspetta -
che con voi si sogiorni,
jn gioia ritorni -
la pena ch'io sento.
 
IV
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C iertto madon(n)a mia nomsono alungato. maciaschuna dia mipare chisia. diuoi
     piu disioso. poi chelcorppo dimori jnaltro lato. locore conuoi sogiorna tuta
via. edio nesono alegro euiuone gioioso   Delamoroso. rimernbrare chio facco.
quando jmbracco. jouitengna ba-sciando. adomandando. locomiato jnsollacco.

 
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Ciertto, madonna mia, nom sono alungato,
ma ciaschuna dia
mi pare ch'i' sia di voi più disioso;
poi che 'l corppo dimori jn altro lato,
lo core con voi sogiorna tutavia;
ed io ne sono alegro e vivone gioioso,
de l'amoroso -
rimembrare ch'io facco,
quando jm bracco -
jo vi tengna basciando,
adomandando -
lo comiato jn sollacco.
 
V
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T anta baldanza jndisio tenete. enocreo chesia jnalchuno amante, neagia jnsua   
   jntendanza almio parere. quante impriuanza teno spessamente. edame sinonto
lle edipartte mante. fiate jmbracco uoi tenere   Aciomipare auere. vedere siso
nando. loquando. uorei fossimo iloco. cheditale foco. ramortasse mortando.

 
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Tanta baldanza jn disio tenete
e' no creo che sia jn alchuno amante,
né agia jn sua jntendanza, al mio parere,
quant'è im privanza teno spessamente;
ed a me sì non tolle e dipartte, mante
fiate jm bracco voi tenere:
a ciò mi pare avere, -
vedere sì sonando
lo quando -
vorei fossimo i' loco
ched i' tale foco -
ramortasse mortando.