Edizione diplomatico-interpretativa

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I
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Notar giacomo
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Sicomol parpaglione chatalnatura. no(n)sirancura deferire alfocho.
Mauete fatto gentil creatura. no(n)date cura seo incendo ecoco.

 
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Notar Giacomo
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Sì como 'l parpaglione ch'à tal natura
non si rancura - de ferire al focho,
m'avete fatto, gentil creatura:
non date cura, - s'eo incendo e coco.
 
II
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Vene(n)do auoi lomeo cor sasigura. pensando talchiarura siagioco.
Co-melçitello eoblio larsura. mai no(n)trouai uentura inalcu(n)loco

 
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Venendo a voi lo meo cor s'asigura,
pensando tal chiarura – sì' a gioco:
Come 'l çitello e' oblio l'arsura,
mai non trovai ventura – in alcun loco.
 
III
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R Cioe locor chenoa ciochebrama. semor ardendo nela dolce fia(m)ma 
rendendolle uita come lafinise.

 
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Cioè lo cor, che no à ciò che brama,
se mor ardendo ne la dolce fiamma,
rendendolle vita come la finise;
 
IV
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R Epoi lamor naturalme(n)te ilchiama. Eladorneçe kensperie lafiama 
renden dogle uita come lafinise.

 
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E poi l'amor naturalmente il chiama,
e l'adorneçe ke 'n sper'i è l' afiama,
rendendogle vita come la finise.