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I | I |
piero deleuingne P oitanta caonoscienza. ecompimento dituto bellore. sanza mancare na tura ladato. non(n)e mai jncrescienza. penare lungiamente p(er) suo amore. quantio piu peno piu saro nalzato. Jnsi gransi churanza amore mameso. jlosuo grande ualore. achui sono tuto dato. edinfiamato. disibuono amore. comal bero chedellera esorpreso. |
Piero de le Vingne Poi tanta caonoscienza e compimento di tuto bellore sanza mancare natura l'à dato, non n'è mai jncrescienza penare lungiamente per suo amore: quant'io più peno più sarò 'nalzato. Jn sì gran sichuranza amore m'à meso, j'lo suo grande valore, a chui sono tuto dato ed infiamato di sì buono amore, com'albero che d'ellera è sorpreso. |
II | II |
L ouedere misotrasse. sicome. ilferro fala calamita. cosi me auiso camore miso tragiesse. parue chemifurasse. subita mente core ecorppo euita. chio nonsono mio quanto unago pungiesse. Jnamore odato tuto mio pensare. ensua giuzione. chio sono jnamorato. ealterato. dimia openione. chiouo almorire eparemi bene fare. |
Lo vedere mi sotrasse sì come il ferro fa la calamita, così m'è aviso ch'Amore mi sotragiesse; parve che mi furasse subitamente core e corppo e vita, ch'io non sono mio quanto un ago pungiesse. Jn amore ò dato tuto mio pensare e'n sua giuzione, ch'io sono jnamorato e alterato di mia openione ch'io vo' al morire e paremi bene fare. |
III | III |
S ono menato almorire. p(er)forza edimedesimo micinuio. edessere lamia mortte enon uedere. non(n)o tanto ualire. chio possa isforzare lomio disio. cosi matol to amore ogne podere. Dicio midono grande comfortamento. contralo mio penare. chesono dallei amato. ecominciato. maue ameritare. bonfine aspetta lobono cominciamento. |
Sono menato al morire per forza e di mesimo mi c'invio, ed essere la mia mortte e non vedere! Nonn-ò tanto valire ch'io possa isforzare lo mio disio, così m'à tolto Amore ogne podere: di ciò mi dono grande comfortamento contra lo mio penare, che sono da·llei amato e cominciato m'àve a meritare: bon fine aspetta lo bono cominciamento. |
IV | IV |
S ialta jnconinzalglia. amore maue jnorato dauenire. p(er)che piu aquisto cheno n(n)o meritato. jnon(n)o giucato jnfalglia. che bene souente uedem(m)o auenire. amare forte mente enon(n)essere amato. Poi nella etanto dicanoscimento. damo re chelantenza. epiu mi fa allegrare. come defare. chisi bene jnconenza. qua nta piu deledon(n)e jnsengnamento. |
Sì alta jnconinzalglia Amore m'àve jnorato d'avenire, perché più aquisto che nonn-ò meritato; j nonn-ò giucato jn falglia, che bene sovente vedemmo avenire amare fortemente e nonn-essere amato; poi 'n ella è tanto di canoscimento d'Amore che la 'ntenza e più mi fa allegrare, come de' fare chi sì bene jnconenza, quant'à più de le donne jnsengnamento. |