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[c.1r] I Notaro giacomo
Madona dire uiuolglio. come lamore mapreso jnuer lo grande orgo
glio cheuoi bella mostrate eno maita. oi lasso lome core. Chentanta
pena mifa. cheuede chesimore. p bena mare e tenolosi jnuzzi ddun
que morire eo no malo core meo. more spesso e piu fortte chenonfaria d mo
rtte. naturale. p uoi dona chuiama piu chesestesso brama. e uoi pur lo sden
gare. Amor uostra mipare. vide male.
Lo meo namoramento nompo parire jndetto cosi comio losento. core nol pe
zeria nediria lingua ze cheo dico eniente. jnver chio nesono distretto.
tanto corale mente focaio no credo chemai pingua. Anzi sipuraluma pche no
mi confuma. lasalamandra audiui candofoco uiui. stando sana. cosi so p longuso
vivo jnfoco amoroso. enonsaccio chedica. chelmi lauoro spica epoi non grana
Madonna simauene chinomposso jnuenire comio dicesse bene. sappia cosa chio
sento damore sicomomo jnpdito. locore mifa sentire. chegia mai none chiro
fintanto chenonuene alsuo sentore. Lo nompotere mi turba como mo che pingie
e purba epura li dispiacie lo pingiere chefacie ese riprende. cheno ne p
natura lappia pintura enone dablasmare amo che cade mare sesaprende.
Louostr amore chemaue jn mare tempestoso cosi como la nave calafortuna
gitta ongni pesantj ecampane p gietto. dilloco periglioso similemente eo
gietto. auoi bella limie sospiri epianti. E seo nolgli gittasse paria che sosondasse
ebene sosondara lo core tanto gravara jnsu disio tanto sifrange aterra tem
pesta chesatera. jo così mifrango quando sospiro epiango posar creio
Assai misono mostrato. auoi donna spietata comio sono jnamorato ma creio
chi dispiacieria auoi pinto. poi came solo lasso cotale uentura edata pche
non mene lasso. nomposso ditale guisa Amore ma uinto. Adeo coravenisse alome
core chusasse. comencarnato tuto eno dicesse motto. Auoi sdegnosa camore
ataladusse caseuipra jui fosse natura pderia atalo uideria fora pietosa.
II Notaro Giacomo
Maravilgliosa mente unamore mi distringne esouenemi adognora
comomo chetienemente jnaltra parte epingie lasimile pintura cosi
bella faccieo. dentro alo core meo portto la tua figura.
In core pare chiuiportte pinta come uoi sete eno pare di fore. anzi masembra
mortte. chenoso se sauere comio uamo aboncore. casono si uergognoso chio
vipur guardo ascoso enoui mostro Amore.
Avendo grandisio. dipinssi una pintura. bella auoi similgliante equando uoi
nonueio. guardo jnquella figura. epar chio uagia avante si como mo che si
criede. saluarsi sua fede. ancor nona dauante.
Cosi marde una dolglia comomo chetene lofoco alasuo seno ascoso chequanto
piu lon uoglia. alora arde piu loco enonpo pare jnchiuso simile mente
[c.1v]
ardo quando passo enon guardo. auoi viso amoroso.
Pzo siouo laudata madona jntute parta. di belleze cavete. noso seue con
tata chedilfacca partti. cheuoi vene dolete. Saccazelo p singa zo chi
vidiro linga quando uoi miuedete.
Seuoi siete quando passo jnveruoi nomigiro. Bella pisguardare andando
adogni passo gittone uno sospiro chemi facie ancosciare. e ciertto bene
ancoscio capena mi conoscio tanto bella mi pare
Ranzonetta nouella ua ecanta noua cosa. leuati damaitino. dauanti alapiu
bella. fiore dogni amorosa Bionda piu cauro fino. louostro amore
che caro donatelo alnotaro che nato dalentino.
III notaro giacomo
Gviderdone aspetto auere. diuoi dona chuiseruire. non me noia simise
te tanto altera ancora spero dauere jntera damore gioia. Nonuiuo jndispe
ranza. ancora chemi dissidi lauostra disdegnanza caspesse uolte audivi e
de puato. como dipoco affare p uenire jngraloco selosape auanzare molti
pricare lopoco aquisato.
In disperanza noni mi gietto chio medesmo mimpmetto dauere bene dibo
ncore elasperanza. chiui portto elaleanza. mi mantene a cio non miscora
gio. damore chema distretto sicomomo saluagio. faragio chelle detto
chello facie ploreo tempo ride sperando chepoi pera lalaida ara che
vede didona troppo fera spero pacie.
Sjo purispero jnallegranza fina dona pietanza. jnuoi simoua. fina do
nna nosiate fera poi tanta bieltate. jnuoi sitroua. cadona cabelleze.
ede sanza pietade comomo caricheze edusa scarsitade dicio caue seno
ne bene apreso. nediritto nedinsengnato daongnomo neripreso oruto edi
spresgiato epresgio agraue.
Donna mia chio nomperisca sio uiprego nonuincresca. mia preghera. lebelle
ze chenuoi pare. mi disringne elosguardare dulaciera la figura piagi
ente. locore midiranca. quando uitengnio mente. lospirito mi manca etor
na jnghiaccio nemica mispauenta d lamoroso uolere dicio chematale
nta. chio nolo posso auere. ondi misfacco.
IIII notaro giacomo
Amore nonuole chio chlami merze conomo chlama. nechio mauanti cami
congnomo sauanta cama chelo seruire cono mo. sape fare no na nomo
[c.2r]
enone jmpreggio dilaudare equello chesape ciaschuno. Auoi bella taldono
non uoria apresentare.
Pzo lamore minsengna. chio nonguardi alantra giente. nonuuol chio
resembri ascingna. congni uiso tene mente. pzo dona mia auoi non
dimanderia merze ne pietanza chetanti sono gliamatori cheste scita
disauori. merze p troppa usanza
Ongni gioia che piu rara tenute piu priziosa ancora chenonsia cara.
delaltre piu graziosa. caseste orientale lo zafiro asai piu uale. Edam
eno diuertute. epzo nele merzede lomio core nonuaciede. p che luso
lanuilute.
In viluto sono liscolosmini diquello tempo ricordato cherano sigai e fini.
nulla gioia none trouata. elle merze siano strette chenulla partte non
siano dette p che paiano gioie noue. Jnulla partte siano trovate ne
daglia madori chiamate. Jnfino che compie ani noue.
Senza merze potete sauere bella lomio disio cassai melglio mi ue
dete. chio medesmo nonmiueo. Epero sauoi paresse altro chessere
non douesse p louostro amore auere unque gioia non ci p diate. Cosi
volete amistate jnanzi uoria morire.
V notaro giacomo discordo
Dalcore miuene. chelgliochi mitene. rosata. spesso madiuene
chelaciera obene. Bangnata quando misouene. dimia bona
spune codata. Jnuoi amorosa. bona uenturosa pero semamate gia
no uinganate neiente ca puraspetando. jnvoi maginando locore mi
distringio auenente cassio non temesse cauoi dispiaciesse. Benmauci
deria eno uiueria e p tormenti. Capur penare edisiare
gia mai nonfare mia diletanza larimembranza diuoi alente cosa
gliochi marosa dunagua damore . or potesseo ora more meo co
me romeo uenire ascoso edisioso con uoi miuedesse non mipartisse
daluostro dolzore. daluostro lato alungato. bello puato male cheno salda
tristano edisalda nonamai sifortte benmi pare mortte no uedervi
fiore. Vostro ualore cadorna edinuia done edonzelle lavisaturi
diuoi dona mia sono glio chi belli pensatutore. quando ui uedia con
gioie nouelle. Boitu meo core p che non ti more rispondi che
fai p che doli cosi non ti rispondo mabene ti confondo setosto no vai.
laoue uoli comi cala fresca ciera tempesta edispera. jnpensiero mai
misso encordoglio pti. Cosi bella sifavella lomi core comeco
di nulatora psona no miragiona neparllanedico sichurale e natura
le. autore diuoi mi piacie congni vista mipar()trista caltra dona facie
[c.2v]
cassio uelglio osono pilglio lomio core noninsonna senon scietto simastretto
pur diuoi madona. Simisdura schura fighura diquanteo neueo
gliochi auere . euedere. euolere. eloro non disio triecie sciolte mauolte
madolte nebruna nebianca gioia complita norita minuita voisiete
piu fina sio faccio sollaccio chio piaccio louostro amore mimina do
trina ebenuolenza. lauostra Benuolenza midona canoscienza di serui
re achia senza quella che piu ma gienza eagio ritemenza p latroppa
soue()nenza. E non mi portta amore cheporta etira adogne
freno e non corre. sichescorre etira adongne freno pamore fino. leua
ria enonllascieria. p nulla leanza. sio sapesse chio morisse simistringie
amanza etuto credo enodiscredo. chella mia uenuta. dea placiere eda
legrare delaueduta. Masempre mai non sento uostro coman
damento enono confortamento del uostro auenimento chimisto enocanto
sicauoi piacca tanto emando ui jnfratanto saluti edolze pianto. Piango peru
sagio giamai norideragio mentre nonuederagio. louostro bello uisagio.
rasgione agio edaltro nonfaragio. ne poragio tale lo mi coragio.
C()altre parole nonuole madole. deli parlamenti dalegienti non consenti
ne che parlli neche dolenti. edagio ueduta p lasciare lamia ueduta tenuta
delo()meo dolcie penzare. Sicomo noi chesomo duno core dui
edorplui. chedanchera non fui. diuoi Belluiso sono priso econquiso. che
fradormentare mifalleuare eintrare jnsi granfoco. cappoco no ma ucido
delostrido. chio negitto chio nonuegna laoue siete. rimenbrando bella
quando conuoi miuedea sollazzando edistando. jngioia sicome fare solea.
P quanta gio digioia tantagio dimala noia lamiauita ecroia sanza uoi
vedendo. cantando aiuo jngioia oruiuo pur pensiuo etuta giente iscri
da sichio uo ffugiendo pur cherendo ondio masconda onde locore mabo
nda egliochi fuori gronda sidolcie mente fonda come lofino oro chefonda
ora mirisponda emadatemi adire uoi chemartiri p me soferite benui
douereste jnfra lo core dolire demie martire seui souenite come sete
lontana sourana delo core psimana.
VI notaro giacomo
Lanamoranza disiosa che dentro almi core nata diuoi madona e pur
chiamata merze seffosse auenturosa. epoi chi nontruouo pietanza
p paura op dottare sio pdo amare. Amor comanda chio facca arditanza.
Grande arditanza e coragiosa jnguiderdone amor ma data euuole
chedonna siaquistata p forza digioia amorosa matroppo euilla
na credenza chedona degia jnconinzare mauergongnare pchio
cominzi none mia spregianza.
Dimia spreranza amormi schusa segioia p me e cominzata diuoi che
tanto disiata e sone jnuita cordolgliosa cabella sanza dubitanza
[c.3r]
tute fiate jnuoi mirare vedere mipare una marauiliosa similglianza.
Tanto siete marauilgliosa. quandiuo bene afigurata caltro parete chen
carnata senon chio spero jnuoi gioiosa. matanto tarda lasperanza sola
mente p donare ai malparllare. Amor novuole chio pda mia jntendanza.
M che grancosa edinoiosa chiuede cio chepiugliagrata e uia dumpasso ep
iu dotata chedoltre mare jnsaragosa. Edi batalglia ouomo silanza aspa
de elanza jnterra omare enompensare dibandire una donna per dottanza.
Nvlla bandita me dottosa senon diuoi dona presgiata canti uoria morire
dispata chiuoi vedesse churo ciosa matanto auete conoscienza benmi do
vreste p donare ecomportare sio p do gioia chesso maucide amanza.
VII Notaro giacomo
Benme uenuto prima alcore dolglienza poi benuolenza dorgolglio
me rendente diuoi madona jncontro amia sofrenza none va
lenza farmale asofrente. En asie potente uostra serignoria
cauendo male più uamo ogne dia. pero tutora la troppa si churanza
ubria conoscienza edi noranza.
Adunque amore bene fora conuenenza dauer tumenza come la
ltra giente chetornano diloro discanoscenza alla credenza di
loro bene uolente chie temente fugie uillania ep couerta talfa co
rtesia chio nonuoria dauoi bella semblanza sedalcore no ui ueni
sse amanza.
Io non faccio dona contendenza ma dibidenza edamo corale mente
pero non deuio piangiere penitenza che nullo senza colpa epeni
tente. Naturale mente auene tutauia como sorgolglia achi locomra
ria maluostro orgolglio passa sorchietanza chesi smisura contra
adumilanza.
E chi p tortto batte efari crescienza di enfare penza epoi si pente
pero mipasco dibona credenza camore coninza prima adar
tormente. Dunque faria piu giente far lagioia mia seprnia more lor
gholglio sumilia. ela fereza torna pietanza. Bello puo fare Amore
cheglie sua usanza.
Voi so chesete sanza pciepenza como florenza chedorgolglio sen
te guardate apisa ca granconoscienza chefugientenza dorgo
gliosa giente gia lungiamente orgolglio vemballia melana loca
roccio pare chesia masesi tarda lumile speranza sesofera sgombra
euincie ogne tardanza.
[c.3v] VIII notaro giacomo
Dona eolanguisco enoso qua speranza mida fidanza chio no midisfidi
ese merze epiatanza jnuoi nontrouo p duta puo lochiamare mer
zede chetanto lungiamente ochustumato palese edin cielato pur
dimerzede cherere chinonssaccio altro dire e saltri madomanda chedag()io
eo eononso dire senomerze p deo.
Amore non fue giusto partitoro chio pur uadoro euoi no mintendate
sicomeo presi auoi merze chiamare bene douea dare auoi core di
pietate catute sore cadeo merze chiamasse jnuoi dona trouasse grancore
dumilitate senontute fiate faciestemi alomeno esta mistanza mille mer
ze vallesse una pietanza.
Dona gran marauilglia midonate chenuoi sembrate sono tanto alo
re passate dibellezze ognaltra cosa come larosa passa ognaltro fiore
eladorneze lequali uacompagna lo core milancca esagna p mi sta asai plui
merze chenone jnuoi esemerze chonuoi bella paresse nullaltra ualenza piu
mi uallesse.
Nonmi ricredo dimerze chiamare ca contare audiui amolta giente che
loleone este ditale usato. chequande piu airato piu fellona mente p
cosa como facie siricrede segno dimerzede ep merze gira jn pace. gie
ntile ira mi piace ondio p mercie facco ongne mifatto ca p mercie sa
paga un grande misfatto.
Sicome quelli cheffanno alloro nemici cognomo mi dici merzede otro
uato edio cheffacco checosi ratto puo e non trouo merzede jnchui son
dato. Madonna jnuoi nonaquistai gran preio seno pur lo peio e pcio sico
batte jnaltrui fatte eseglilnaltro uincie jnquesto pde enon uoi chi piu
cipenssa piu ci spde.
VIIII notaro giacomo
Troppo sono dimorato illontano paese nonso jnche guisa possa soferi
re chesono cotanto stato senza jnchui simise tute belleze damore
eseruire. molto tardi mipento edico cheffollia mena fatto alungare la
sso bene uegio esento mortto fosse douria amadona tornare.
Cassio sono allungato anullomo nonafesi quanta me solo edine sono al
perire edio nesono il danegiato poi madona misfesi mio el danagio
ed ongne langiuire calosuo auenimento damare mi traualglia e coman
dami adire aquella achui consento. core ecorpo jnsua balglia enulla
nonmi pare.
Dunqua sonio sturduto cio saccio ciertamente conquelli caciercato
cio chetene cosi me adiuenuto chelasso lauenente eo uo cercando
edo noie epene cotanto no dolore euegiamento edolglia vedere no
potere cotanto didolzore amore ebona uolglia chio lo creduto auere.
[c.4r]
p che melglio me p ella bene auere. chepunaltra pena conbaldanza. tanto lesono ubi
dente ardente. sono difare suo piacimento. ne mai nono abento. dauere sua mem
branza. jnquella jnchui disio spessamente.
Ispessamente disio esono alperire. membrando chema messo jnubrianza lamorosa
piagiente. sanza misfatto nonmi douea punire. nefare parteza delanostra amanza.
p()tanto ecanosciente temente. sono nono comforta mento. poi uali mento. nonmi
da ma pesanza. efallami ditutolsuo conuente.
Konuento benmifecie diualere. edonomi una gioia primembranza. chistesse alle
gramente. orlama tolta p troppo sauere. dicie che naltra partte omiantendanza.
edio so ueraciernente nonsente. nelmi core fallimento. nono talento. difare misle
anza. jnuerdiuoi paltra almio uiuente.
Viuente dona noncredo chepartire. potesse lomio core disua possanza. nonfosse
siauenente. pchio lasciare uollesse dubidire. quella chepresgio ebelleze jnauanza.
fami stare souente. Elamente. damoroso penssamento. nonagio abento. tanto lo
o core mi lanza. coliriguardi deglio chi ridente.