Q ui cominciono le canzone et sonetti di Guido dim(e)s(ser) caualca(n)te de caualcanti fiorentino. |
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E RA In pensier damor quandi trouai Due foresette noue Luna cantaua et pioue Gioco damor in nui. |
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ERalauista lor tanto soaue Q uanto quieta / cortese Et humile Chio dixi lor uoi portate lachiaue Diciascuna uirtu alta et gentile De foresette nó m habbiate aduile Perlo colpo chio porto Q uesto cor mi fu morto Poi che ntolosa fui. |
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Elle cogliochi lor siuolser tanto Che uider come ilcor era ferito Et com unspiritel natodipianto Era pel mezo dello colp uscito poi che miuider cosi sbigottito Dixe luna che rise Guarda come conquise Forza damor costui. |
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M olto cortesemente mirispose Quella che deme prim haueua riso Dixe ladonna che nel cor tipose Colla forza / damor tuttol suo uiso Dentro pergliocchi timiro si fiso Ch amor fece apparire Se te grieue el soffrire Raccomandati allui. |
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L una pietosa piena di merzede Facta digioco in figura damore Dixe / lsuo colpoche nelcor siuede Fu tracto docchi ditroppo ualore Che dentro uilasciaro unosplendore Chio nolposso mirare Di(m)mi se ricordare Diquegli occhi tipuoi. |
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A Ladura questione etpaurosa Laqual mifece questa foresetta Idix emiricorda cheintolosa Donna mapparue accordellata etstretta Amor laquale chiama lamandetta Giunse si presto et forte Chenfin dentr allamorte Micolpir gliocchi suoi. |
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U ann adTolosa ballatetta mia Et entra quetamente alla dorata Et iui chiama che per cortesia Dalcuna bella donna sia menata Dinanz ad quella dicui to preghata E t s ella tiriceue Dille con uoce leue Permerze uegno ad uoi ; |