Canz(on)a di Guido Caualcanti. I ONon pensaua che lo cor gia mia hauessedi sospir tormento tanto che dellanima mia nascessi pianto mostrando per lo uiso agliocchi morte non sentio pace / ne riposo alquanto poscia chamore et madonna trouai loqual mi disse : tu non camperai che troppo é lo ualor di costei forte lamia uirtu si parti sconsolata poi che lascio lo core alla battaglia :oue madonna é stata laqual degliocchi suoi uenne aferire in tal guisa /chamore aruppe tucti mie spirti afuggire |
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D iquesta donna non si puo cantare che di tante bellezze adorna uiene chemente diquagiua non lasostiene siche la ueggia lintellecto nostro tanté gentil : che quandio penso bene lanima sento per lo cor tremare sicome quella che non puo durare dauanti algran ualor / chelé dimostro per gliocchi fere la sua claritate siche qual huom mi uede dice/ non guardi tu questa pietate che posta in uece di persona morta. |
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per dimandar merzede. et non se né madonna ancora accorta. Q uandol pensier mi uien/ chi uoglia dire agentil core della sua uirtute io truouo me di sy poca salute chio non ardisco distar nel pensiero amor cha lebellezze sue uedute misbigottisce sy / che sofferire non puo locor : sentendola uenire che sospirando dice io tidispero peroche trasse del suo dolce riso una saetta acuta : cha passato el tuo core: el mio diuiso tu sai / quando uenisti : chio ti dissi pó che lauei ueduta per forza conuenia che tu morissi. |
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C anzon tu sai che de libri damore io tassemplai : quando madonna uidi hora tipiaccia chio di te mi fidi et uadi in guisa allei / chella tascolti et prego humilemente / che tu guidi lispiriti fuggiti del mio core che per souerchio del suo gran ualore eron distructi : se non fusser uolti et uanno soli sanza compagnia et son pien di paura peró limena per fidata uia poi ledirai: quando le se presente questi sono in figura dun che si more sbigoctitamente., |