Guido Caual(canti) decto. C Erto mie rime atte mandar uolendo del grieue stato / ilquale il mio cor porta amor mapparue in una imagin morta et disse non mandar chi ti rispendo P eró che se lamico é quel chintendo et non haurai gia sylamente accorta chudendo langiuriosa cosa/ et torta chio tifo sofferir tucthora ardendo: T emo non prenda tale smarrimento chauanti chudito abbi tua pesanza non si diparta della uita il core. E t tu conosci ben/ chio sono amore io che ti lascio questa mia sembianza et portone ciascun tuo pensamento. |