Guido Caualcanti | |
D ONNA mi prega che Io deggia dire Duno accidente che souente fero E t si altiero ché chiamato amore. S i chi lo niega possa il uer sentire E t al presente conoscente chero P erchio non spero chuom di basso core A tal ragione porti conoscenza: C he senza natural dimostramento N on ho talento di uoler prouare |
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L a doue posa : (et) chilofa criare E t quale é suo uirtu/(et) suo potenza E t sua essenza/(et) ciascun mouimento E l piacimento chel fa dire amare E t se huom per uedere il puo mostrare. I Nquella parte oue sta memora P rende suo stato si formato chome D acceso lume in una obscuritate L o qual da Marte uiene (et) fa dimora E glie creato/(et)ha sensato nome D alma/costume (et) di cor uolontate V ien daueduta che forma sintende C he prende nel possibile intellecto N [o]n ha dilecto ma consideranza S i che non puote largir simiglianza. L Essere/e/quando il uolere/e/tanto C oltre misura [et] [c]on paura [s]torna P oi non sadorna di riposo mai M uoue cangiando color/riso in pianto E la figura com paura (et) scorna P oco soggiorna ancor di lui uedrai; |