Collazione

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I.1
v. 1
V
P
Venuto m’è in talento
Venuto m’è in talento
I.2
v. 2
V
P
Di gioia mi rinouare, 
de gio’ mi rinouare,
I.3
v. 3
V
P
ch’io l’avea quasi messo n’obrianza;
k’eo l’auea quasi miso in obrianza;
I.4
v. 4
V
P
ben fora fallimento
ben fora fallimento
I.5
v. 5
V
P
de lo ‘n tutto lasciare, 
de lo tutto lasciare,
I.6
v. 6
V
P
per perdenza, cantare d’alegranza;
per perdenza, cantare in allegranza: 
I.7
v. 7
V
P
perch’eo sono dato ne la sengnoria
poi ke son dato ne la signoria
I.8
v. 8
V
P
d’amore che sono di piacier è nato,
d’amore ke solo di piacere è nato,
I.9
v. 9
V
P
piacere lo nodrisce e da crescienza,
piacere lo nodrisce e dà crescienza,
I.10
v. 10
V
P
vol che fallenza
vol ke fallenza
I.11
v. 11
V
P
non aggia l’ommo contro a suo servente,
non agia l’omo poi k’è suo servente,
I.12
v. 12
V
P
ma sia piagiente, 
ma sia piacente, 
I.13
v. 13
V
P
si che piacca li boni e serv’a grato:
si ke piacia a li buoni e serva a grato
I.14
v. 14
V
P
e piagiere vole che l’ommo algrea stia
piacer vol ke l’omo allegro sia.
II.1
v. 15
V
P
Sia di tale movimento
Sia di tal movimento
II.2
v. 16
V
P
Che si facca laudare
Ke si faccia laudare
II.3
v. 17
V
P
Chi’n fino amore vuole avere speranza,
K’in fino amore vole avere speranza,
II.4
v. 18
V
P
che per gran valimento
ke per gran valimento 
II.5
v. 19
V
P
si dovria conquistare
si deve conquistare
II.6
v. 20
V
P
gioia amorosa di bona speranza. 
gioia amorosa di bona intendanza.
II.7
v. 21
V
P
Poi che tal ne l’amorosa via
poi ke tal este l’amorosa via,
II.8
v. 22
V
P
Chi vuol presgio e d’essere inalzato
ke per presio de’essere onorato:
II.9
v. 23
V
P
La via tenga ond’Amore s’inconinza,
a via mi pare ke d’amor s’incomenza,
II.10
v. 24
V
P
cio è valenza,
ciò è piacenza,
II.11
v. 25
V
P
ca per valere avere ommo valente,
che per piacere avere homo valente, 
II.12
v. 26
V
P
onde la giente 
per ca la gente 
II.13
v. 27
V
P
deve valere e d’essere inalzato
deve piacere e d’essere inalzato
II. 14
v. 28
V
P
amore chi si mette in sua ballia.
l’amore, ke si mette in sua bailia. 
III.1
v. 29
V
P
In balia e n’servimento
In balia e in servimento
III.2
v. 30
V
P
Sono stato e vo’ stare
Son stato e voglio stare
III.3
v. 31
V
P
A tuta la mia mente co.leanza,
Tutta mia vita d’amore co.lleanza,
III.4
v. 32
V
P
poi che per uno ciento
poi che dell’una cento
III.5
v. 33
V
P
m’à saputo amendare
m’à saputo mendare
III.6
v. 34
V
P
del male ch’i’ aggio avuto e la pesanza;
lo mal k’eo agio avuto e la pesanza;
III.7
v. 35
V
P
a tal m’a dato che non s’aporia
ka tal m’à dato non si poria
III.18
v. 36
V
P
trovare, quando fosse ben tentato
trovare, quando ben fosse cercato,
III.19
v. 37
V
P
una si bella con tanta valenza.
si bella donna né tanta valenza;
III.20
v. 38
V
P
Onde m’agienza
per che m’agenza
III.21
v. 39
V
P
Per zo chi l’ammo tanto finemente, 
se tuttor l’amo cosi finemente,
III.22
v. 40
V
P
c’al mio parvente
ke m’è parvente
III.23
v. 41
V
P
i’ nom paria d’affanno eser gravato
ke non pot’on d’affanno esser gravato
III.24
v. 42
V
P
poi di bono core tal donna serveria. 
per ke tuttora tal donna disia.
 
IV.1
v. 43
V
P
Serveria a piacimento
Senza ripentimento 
IV.2
v. 44
V
P
La più fina d’amare,
Ben deve meritare
IV.3
v. 45
V
P
ond’io so’rico di gioia d’amanza, 
l’amor ke mi disdisse tale amanza;
IV.4
v. 46
V
P
e lo io alegramento
più mi fue a piacimento
IV.5
v. 47
V
P
non si poria contare
li ochi che per guardare
IV.6
v. 48
V
P
per zo che la mia donna a perdonanza
mi fecero giausire su’ sembranza.
IV.7
v. 49
V
P
e nullo core no lo penseria
Si e sovrana ke non si kereria
IV.8
v. 50
V
P
che di pensando fosse sì penato.
Sua para, per ke in gio’ m’este adoblato
IV.9
v. 51
V
P
Adunque, mi taciere conoscienza,
Lo core ke d’essa in sovenenza;
IV.10
v. 52
V
P
mia penitenza
agio credenza,
IV.11
v. 53
V
P
agio compiuta ormai e son gaudente,
poi k’a.llei piace k’eo le sia intendente,
IV.12
v. 54
V
P
si che neente
che grandemente
IV.13
v. 55
V
P
ò rimembranza de lo mal passato,
mi faccia bene, poi k’o sì affanato:
IV.14
v. 56
V
P
poi c’a madonna piacie ch’i’n gio sia
valore a in sé presiata cortesia.
V.1
v. 57
V
P
Gioia e confortamento
suo cortese portamento
V.2
v. 58
V
P
Di bon core deo pilgliare
Mi fa di gioia dare 
V.3
v. 59
V
P
Vedendomi in cotanta benenanza,
Compitamente ferma sicuranza,
V.4
v. 60
V
P
avere soferamento
e.llo suo insegnamento 
V.5
v. 61
V
P
e nonn-unque orgogliare.
mi difende di fare
V.6
v. 62
V
P
Inver’l’amore con umilianza
ogna cosa ke sia contra innoranza:
V.7
v. 63
V
P
Piacentemente servir tutavia
farmi valere più k’eo non varria
 
V.8
v. 64
V
P
Che nullo bono servente es’ubriato.
pensando in ella più son confortato
V.9
v. 65
V
P
Gran guiderdone framette soferenza
d’avere, per sua grande caunoscenza
V.10
v. 66
V
P
Che per temenza
la mia intendenza, 
V.11
v. 67
V
P
Di troppo dire ne deve essere tacente,
cio è gioia d’amore si altamente
V.12
v. 68
V
P
talora si pente:
com’ella sente
V.13
v. 69
V
P
a voi mi laudo donna, a chui sono dato 
per lo suo presio avere sormontato
V.14
v.70
V
P
umile e servente note’dia.
ogn’altro presio ke.ssi trovaria.