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Chi 'mprima disse "amore"
fallò veracemente:
chi˙llui crede presente
puònne dire amarore;
chi lo segue, lo sente 5
ciò che mostra di fore:
nonn-è tale 'l sapore
sì come lo comincio primamente:
ché con piagente isguardo omo innamora;
ciò che mostra di fora 10
già mai no˙l vuol seguire;
con pene e con martìre
lo nodrisce a tutora,
lontan di gioia e presso di finire.
Amore amaro dico, 15
guerra d'affanno e d'ira;
assai forte sospira
quegli che gli è più amico;
chi co˙llui più si smira
fa di dolor notrico; 20
però mi ci fatico,
che l'opera di lui ria mi ci tira.
Ch'assai a' buon' tolle e a' malvagi dona;
a tal mette corona
che no˙lli s'averia, 25
e tal mette in obria
e sovente il cagiona,
che fora degno aver gran segnoria.
Amaro amor, tormento,
dolor d'ogne pesanza, 30
<..............–anza>
primer di piacimento,
e poi tolle allegranza;
segue lo tradimento:
in ciò ferma talento 35
ed ogne poso mette in obrïanza;
e sì come lo foco è colorato,
bello a vedere: usato,
chi lo toc<c>a, è cocente,
e divora presente 40
ciò che gli è dimostrato,
e la grande alegrezza fa dolente.
Amore a che cagione
aquista li serventi?
Credo per far dolenti 45
de la sua openïone.
Ahi Dio, quanti valenti
mort'ha sanza cagione!
Villano amor fellone,
com'ave acorto i venti! 50
Ca ben può dir ch'assai lavori invano
quei che lo serve umano:
e' senza gioia lo tene,
nodriscelo di pene:
ma quei fa ben, chi più li sta lontano 55
e chi la sua amistate poco tene.
Canzonetta, agli amanti
di presente t'invia:
ciascun che 'n pene sia
lo partir fac<ci>a avanti; 60
non seguan la follia
e falsi sguardi tanti:
ciascun d'altro s'amanti,
non entri in sua balia:
ch'amor ninferno <è> d'ogne pena forte 65
e dolor d'ogni morte;
chi più lui cred' e più vi s'afatica
lo suo danno notrica:
ogn'om di lui servir serri le porte.