

II
III
IV
Ov'è madonna e lo suo insegnamento,
la sua bellezza e la gran canoscienza,
lo dolze riso e lo bel parlamento,
gli ochi e la boca e la bella sembianza,
lo adornamento e la sua cortesia?
Madonna per cui stava tutavia
in alegranza,
or no la veggio, né notte né dia,
e non m'abella sì com' far solia
in sua sembianza.
V
Se fosse mio 'l reame d'Ungaria,
con Greza e Lamagna infino in Franza,
lo gran tesoro di Santa Sofia,
non poria ristorar sì gran perdanza
come fui 'n quella dia che si n'andao:
madonna d'esta vita trapassao
con gran tristanza,
sospiri e pene e pianti mi lasciao
e giamai nulla gioia mi mandao
per confortanza.
VI
Se fosse al meo voler, donna, di voi
dicesse a Dio sovran che tuto face
che giorno e notte istessimo ambondui;
or sia il voler di Dio, da ch'a·llui piace.
Membro e ricordo quand'era comeco,
sovente m'apellava: «Dolze amico»,
ed or nol face;
poi Dio la prese e menolla conseco,
la sua vertute sia, bella, conteco,
e la sua pace.