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CANZONIERE L

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Edizione diplomatica

[c. 42rB]
 

               .F. G.
A            lquanto che uergogna e
              che dogliaggio. equanto
              che conforto eche gioire.
sebene isguardo colueder dogni sa
ggio. ufui usono uspero anche ue
nire. Vergognar troppo edoler la
sso deggio. poi fui dalmio princip
io amezza eitate. inloco laido de
zorrato ebrutto. oue minuolsi
tutto. euenni inloco infermo
pouer nuto. ciecho sordo emuto.
 

[c. 42vA]
 

-
desuiato uanito emorto epegg
io. chetutto eldetto male mauea
sauore. equanto alprenditore. p
iu malli piace piggiore. che pur
nelmal loqual for grato offende.
alcu(n) remedio hom prende. mamal
gradiuo ben tutto ruina. enoa
medicina. chesolo ladiuina pieta
te.
Q    uanto deo sua merce dato ma
uia. disenno edicoraggio edipode
re. solo asua lauda easalute mia.
ealprossimo mio prode tenere. A
doltraggio dilui eamia morte. e 
aperiglio altrui loperai lasso. fra
glialtri miei follor fu cheo trouai.
dedizamor camai. pregiai onta e 
chantai dolcie dipianto. eingegn
iaimi manto. infare altrui eme
saccente forte. p(er)dendo eln(ost)ro dio e 
damico. guai lasso ame dico. egu
ai achi nemico. ehomo matto cre
de esegue legge. domo chesensa
legge. pero fugha lomeo folle dir
chomo. suo gran nemico ognomo.
cheoluieto atutti ep(er)maluagio il ch
asso.
M    auergognar dimia ho(n)ta mi(n)
nora. emallegra doler delmeo dolo
re. equanto brutto piu loco fui
lora. poi chi neson partito ami sa
uore. Poi uoi tra dolce beata ma
ria. non guardando mia grande
euil bassessa. inu(ost)ra altera altessa
oltra penseri. au(ost)ro caualeri. mico(n)
uitaste emidegnaste amare. ede
 

[c. 42vB]
 

secul retrare. cheloco edebruttessa
edefalsia. oquanto che conforti eche
far gioia. poi piacero dinoia. bella
uita decroia. dauoltro amore tanto
conpiuta amansa. editutta honta o(n)
ransa. santa releggion demondan lo
co. edelenfernal foco. spero conpiu
ta eternal dolcessa.
O   uoi didio figlia madre esposa.
dangeli tutti edomini reina. mert
aio nongia(m)mai tanto gran chosa
masolo fu u(ost)ra pietansa fina. Esi pa(r)
tiste me delaido ostale. neuoi donar
neme prender bastanco. che dimal
tutto unde graue lauenni. come
pria contenni. netutto inferno
son neliber bene. edauoi non co(n)ue
ne. tornarmi adietro netenermi
tale. chesalcu(n) bon segnore unmo 
acoglie. malato nuto efolle. asuo
poder louolle. asanitate arobba e
asauere. esel poi saualere. dequa(n)to
uale lalauda edelsegnore. sicome
ildizinore. sepoi lacoglie loscifa ol
te, simanco.
E     uoi amor puracolto mauete.
edeuostra masnada ormai segnato.
pero merce leman uostre mettete.
enlacianbra delu(ost)ro filio onrato. e
me fornite uoi ben sofficiente. che
non mancando fornir puo ognomo.
odonna mia nonmifaite charisia.
disi tragrandeuisia. neperchio sia for
merto isdegniate. mastringhaui pi
etate. che pria uistrinse for mertar
eo nente. ese chio merti amor meo

[c. 43rA]
 

pur uolete. diche darmi douete. che
nullaggio sauete. mache mizeria ema
le unde ben faite. siche uoi dia medi
ate. non perme map(er)uoi che seonon
merto. uoi pur mertate certo. cio ch
eo mertar uorria maposso chomo.
O   quando quando demasnada aco
rte. epoi decorte acianbra amor meo
uegno. chepur melfa u(ost)ra pieta spera
re. Unde ueder mipare. pria p(er)che pi
eta sonora tanto. nel bizognoso manto.
quanto iustisia nelgiudicio forte. ed
ar dimale ben dono emaggiore. che
diben dar migliore. ealpersecutore. ma
ggio cosa chalfamiglial ben fare. e 
maggio ecominciare. noe seguire a 
quel che poderoso. unde sperar puro
zo. macome bizognoso enon gia deg
no.

 

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Riproduzione fotografica

[c. 42r]

[c. 42v]

[c. 43r]

 

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