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[P]er sofrenza si vince gran vetoria

Repertorio: RMS:
Manoscritti: Laurenziano Redi 9, c. 138v (B382 - Sigl. Ant.)
Metrica: A B.  A B.  A B.  A B;  C D E,  C D E, sonetto.
Edizioni: Langley 1915, p. 77; Santangelo 1928, p. 254; Guerrieri Crocetti 1947, p. 455; Salinari 1951, p. 100; Vitale 1951, p. 162; Panvini 1962, p. 52; Sanguineti 1965, p. 26; Antonelli 1979, pp. 336-339; Antonelli 2008.
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Edizioni

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Antonelli 1979

[P]er sofrenza si vince gran vetoria
ond'omo ven spesora in dignitate,
si con' si trova ne l'antica istoria
di Iobo ch'ebbe tanta aversitate:
chi fu sofrent'e no perdeo memoria
per grave pene c'a lui fosser date,
li fu data corona ne la groria
davanti la divina maiestate. 

Però conforto grande, dico, prendo:
ancor la mia ventura vada torta
no me dispero certo malamente, 

che fa ventura sempre va corendo
e tostamente rica gioia aporta
a chiunque [n'è] bono sof[e]rente. 
 

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Tradizione manoscritta

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CANZONIERE B1

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Edizione diplomatica

.
ersoferença siuince gra(n)uetoria. ondomo uen spesora indignitade.
Siconsitroua   nela(n)tica   istoria. di  iobo  chebbe  tanta auersitade.
Chifu sofrente nop(er)deo memoria, p(er)graue pene chalui fosserdate.
Onde lifu data corona nela groria. dauanti ladiuina maiestate.
    Pero conforto grande dico pre(n)do. ancora lamia uentura uada torta
nome dispero certo malame(n)te.
    Chelaue(n)tura senpre ua corendo. etostamente richa gioia aporta
achiunque bono sofrente.
 
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Edizione diplomatico-interpretativa

I
.
ersoferença siuince gra(n)uetoria. ondomo uen spesora indignitade.
Siconsitroua   nela(n)tica   istoria. di  iobo  chebbe  tanta auersitade.

 
.
er sofrença si vince gran vetoria
ond'omo ven spesora in dignitade,
sì con' si trova n l'antica istoria
di Iobo ch'ebbe tanta aversitade:
 
II
.
Chifu sofrente nop(er)deo memoria, p(er)graue pene chalui fosserdate.
Onde lifu data corona nela groria. dauanti ladiuina maiestate.

 
.
Chi fu sofrent' e no perdeo memoria
per grave pene ch'a lui fosser date,
onde li fu data corona ne la groria
davanti la divina maiestate.
 
III
.
    Pero conforto grande dico pre(n)do. ancora lamia uentura uada torta
nome dispero certo malame(n)te.

 
.
Però conforto grande, dico, prendo:
ancora lam ia ventura vada torta
no me dispero certo malamente,
 
IV
.
    Chelaue(n)tura senpre ua corendo. etostamente richa gioia aporta
achiunque bono sofrente.

 
.
Che la ventura sempre va corendo
e tostamente richa gioia aporta
a chiunque bono sofrente.
 
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