Lirica Medievale Romanza
Published on Lirica Medievale Romanza (http://151.100.161.88)

Home > GIACOMO DA LENTINI > EDIZIONE > SONETTI > A l'aire claro ò vista ploggia dare > Tradizione manoscritta

Tradizione manoscritta

  • letto 1020 volte

CANZONIERE A

  • letto 856 volte

Edizione diplomatica

.
 A  llaira chiaraouista plogia dare. edalo schuro rendere chiarore.
     efoco arzente ghiaccia diuentare. efreda neue rendere calore.
 edolze cose molto amareare. edelamare rendere dolzore.
 edue guerieri jmfina pacie stare. entradue amici nosciere cierore.
   Edo uista damore cosa piu fortte. chera feruto esanomi ferendo.
 Lofoco donde ardea stuto comfoco. Lauita chemidie fue lamia mortte.
 lofoco chemistinsse ora nenciendo. damore mitrasse emisemi jmsu loco.
 
  • letto 555 volte

Edizione diplomatico-interpretativa

I
.
A llaira chiaraouista plogia dare. edalo schuro rendere chiarore.
    efoco arzente ghiaccia diuentare. efreda neue rendere calore.

 
.
All'aira chiara ò vista plogia dare,
e da lo schuro rendere chiarore;
e foco arzente ghiaccia diventare,
e freda neve rendere calore;
 
II
.
edolze cose molto amareare. edelamare rendere dolzore.
 edue guerieri jmfina pacie stare. entradue amici nosciere cierore.

 
.
E dolze cose molto amareare,
e de l'amare rendere dolzore;
e due guerieri jm fina pacie stare,
e 'ntra due amici nosciereci erore.
 
III
.
Edo uista damore cosa piu fortte. chera feruto esanomi ferendo.
 Lofoco donde ardea stuto comfoco.

 
.
Ed ò vista d'amore cosa più fortte,
ch'era feruto e sanòmi ferendo;
lo foco donde ardea stutò com foco.
 
IV
.                                                          
                                                            Lauita chemidie fue lamia mortte.

 lofoco chemistinsse ora nenciendo. damore mitrasse emisemi jmsu loco.

 
.
La vita che mi die fue la mia mortte;
lo foco che mi strinsse, ora ne 'nciendo,
d'amore mi trasse e misemi jm su' loco.
 
  • letto 478 volte

CANZONIERE Ao

  • letto 688 volte

Edizione diplomatica

.
    Alaier claro ueduto piogia dare
Quande turbato render chiarore
E foco ardente ghiaccia diue(n)tare
E freda neue tornare in calore  
    E cossa dolce molto amaregiare
elamareza tornar in dolçore
E due guerreri in sieme pace fare
Enfra due amici nasce granderrore
    Edouiduto anchor cossa piu forte
Lo mio cuor che arde esta i(n) focco
Era ferito e sano me ferendo
    La uita che mi die fu la mia morte
Cossi mitrasse e tiene senza loco.
 
  • letto 499 volte

Edizione diplomatico-interpretativa

I
.
Alaier claro ueduto piogia dare
Quande turbato render chiarore
E foco ardente ghiaccia diue(n)tare
E freda neue tornare in calore  

 
.
A l'aier clar' ò veduto piogia dare,
quand'è turbato render chiarore;
e foco ardente ghiaccia diventare,
e freda neve tornare in calore;
 
II
.
E cossa dolce molto amaregiare
elamareza tornar in dolçore
E due guerreri in sieme pace fare
Enfra due amici nasce granderrore

 
.
E cossa dolce molto amaregiare,
e l'amareza tornar in dolçore;
e due guerreri in sieme pace fare,
e 'nfra due amici nasce grand'errore.
 
III
.
Edouiduto anchor cossa piu forte
Lo mio cuor che arde esta i(n) focco
Era ferito e sano me ferendo

 
.
Ed ò viduto anchor cossa più forte,
lo mio cuor che arde e sta in focco,
era ferito e sanò me ferendo.
 
IV
.
La uita che mi die fu la mia morte
Cossi mitrasse e tiene senza loco.

 
.
La vita che mi dié fu la mia morte;
cossì mi trasse e tiene senza loco.
 
  • letto 438 volte

CANZONIERE B1

  • letto 660 volte

Edizione diplomatica

.
                                Notar Giacomo.
a lare craro ouista piega dare. poi cheturbato render chiarore.
Efreda neue ghiacia doue(n)tare. elafredura rendere chalore.
Ecosa dolce molto amaregiare. elamareça tornare indolçiore.
Edu guerreri infina pacie istare: fradue amanti nasciere errore.
R   Edouisto damor cosa piu forte. lome cor carde astutato co(n)focho
sime ferio esanome ferendo.
R   Lauita cheme die fulamia morte. chesime istringe amor notrouo
loco / lofoco chemistrinsse orane(n)ciendo.
 
  • letto 458 volte

Edizione diplomatico-interpretativa

I
.
Notar Giacomo.
a lare craro ouista piega dare. poi cheturbato render chiarore.
Efreda neue ghiacia doue(n)tare. elafredura rendere chalore.

 
.
Notar Giacomo
 
A l'are craro ò vista piega dare,
poi che turbato render chiarore;
e freda neve ghiacia doventare,
e la fredura rendere chalore;
 
II
.
Ecosa dolce molto amaregiare. elamareça tornare indolçiore.
Edu guerreri infina pacie istare: fradue amanti nasciere errore.

 
.
E cosa dolce molto amaregiare,
e l'amareça tornare in dolçiore;
e du guerreri in fina pacie istare,
fra due amanti nasciere errore.
 
III
.
Edouisto damor cosa piu forte. lome cor carde astutato co(n)focho
sime ferio esanome ferendo.

 
.
Ed ò visto d'amor cosa più forte,
lo me cor c'arde à stutato con focho,
sì me ferio e sanòme ferendo.
 
IV
.
Lauita cheme die fulamia morte. chesime istringe amor notrouo
loco . lofoco chemistrinsse orane(n)ciendo.

 
.
La vita che me die fu la mia morte;
che sì me istringe amor no trovo loco
lo foco che mi strinsse, ora ne 'nciendo.
 
  • letto 495 volte

CANZONIERE C

  • letto 888 volte

Edizione diplomatica

.
     Alaire kiaro ouista piogia dare: poi ke turbato rendere clarore.
     E freda nieue ghiacia douentare: e la fredura tornare in calore.
     E cosa dolce molto amaregiare: ela mareça tornare indolçore.
      Edui guerrieri infina pace stare: fra dui amori nascere incendore.
       Eo uisto damore cosa piu forte:
 lo mio cor carde astutato confoco: si mi ferio esanomi ferendo.
      La uita ke mide fue la mia morte.
 kesi mi stringe amor no(n) trouo loco: lo foco ke mistri(n)ge ora mincende.
 
  • letto 623 volte

Edizione diplomatico-interpretativa

I
.
  Alaire kiaro ouista piogia dare: poi ke turbato rendere clarore.
      E freda nieue ghiacia douentare: e la fredura tornare in calore.

 
.
A l'aire kiaro ò vista piogia dare,
poi ke turbato rendere clarore;
e freda nieve ghiacia doventare,
e la fredura tornare in calore.
 
II
.
  E cosa dolce molto amaregiare: ela mareça tornare indolçore.
       Edui guerrieri infina pace stare: fra dui amori nascere incendore.

 
.
E cosa dolce molto amaregiare,
e la mareça tornare in dolçore;
e dui guerrieri in fina pace stare,
fra dui amori nascere incendore.
 
III
.
  Eo uisto damore cosa piu forte:
    lo mio cor carde astutato confoco: si mi ferio esanomi ferendo.

 
.
E ò visto d'amore cosa più forte,
lo mio cor c'arde à stutato con foco;
sì mi ferio e sanòmi ferendo.
 
IV
.
   La uita ke mide fue la mia morte.
     kesi mi stringe amor no(n) trouo loeo: lo foco ke mistri(n)ge ora mincende.

 
.
La vita ke mi dè fue la mia morte;
ke sì mi stringe amor, non trovo loco,
lo foco ke mi stringe ora mi'ncende.
 
  • letto 699 volte
Credits | Contatti | © Sapienza Università di Roma - Piazzale Aldo Moro 5, 00185 Roma T (+39) 06 49911 CF 80209930587 PI 02133771002

Source URL: http://151.100.161.88/?q=laboratorio/tradizione-manoscritta-174