Donna, ciascun fa canto
di gioia per amore:
mostrano ben che 'l core
trovi merzede alquanto;
ma io nonn-ho valore, 5
ca di sospiri e pianto
sovente mi ramanto,
veg<g>endo ch'a voi piace il meo dolore.
Ma non cangio labore,
ché m'è rimaso di voi lo guardare; 10
so che noia vi pare,
ma già furare
da me l'amare
non potete, ch'io non sia servidore.
S'io servo e voi dispiace, 15
veg<g>io ben ch'è follia,
ma d'amare è la via
omo di sua ofesa render pace;
e tut<t>o ciò disia
lo mio cor, s'a voi piace, 20
e com'oro in fornace
ci afina tutavia.
Se voi par villania
da me voi ricepere
lo parlare e 'l vedere, 25
guardate a lo savere,
come valere
po<tesse> donna sanza cortesia.
Cortesia è sofrire
doglia per istagione: 30
tut<t>o ciò vuol ragione,
ch'apresso oltra<ggio> nasce l<o> disire;
s'io misi mia intenzione
in voi per me' gradire,
veg<g>io che v'è languire, 35
partir non pos' la mia openïone.
Ma questa è la cagione
ca tut<t>o ciò ch'io dico m'<è> arivato
in bono usato:
che chi è amato 40
sì è blasmato,
se non ama, <ed> in fallo si ripone.
Ponesi in fallimento
donna senza pietate;
non s'aven protestate 45
là ov'è argogliamento;
la vostra richitate
venne in dibassamento,
se per un'ira cento
ver' me, bella, mostrate. 50
La claritate
de la vostra bellezza
a me dava chiarezza
che la greve ferezza
serà dolcezza, 55
s'io tegno l'umiltate.
L'umiltate mi guida
a una dolze speranza,
ché 'l chieder pïetanza
nesun amante isfida. 60
Visto l'ho per usanza
che lo leon per grida
cresce in vita e rafida
li figli suoi di pic<c>iola possanza:
così i˙lleanza 65
poreste voi di me, bene allegrando:
s'io per usando
merzé chiamando,
uno vostro comando
mi doneria possanza. 70