![]() |
Guido caualcanti. U eder potesti quando iuy scontray questo pauroso spirto damore. loqual sol aparer qua(n)do hom si more chien altra guisa no(n) se uede may. el gli me fu si presso chi pensay che lancidesse el mi dolente core. alor se misse nel morto colore lanema trista en uoler trager guay Ma poi sostene qua(n)do uide usire dag ogliuostri un mune dimercede chi porse dentro al cor una dolcezza equel sotilespirito che uede secordi glaltri chi credea morire g(ra)uati dangososa dibelleza. |
![]() |
U eder Poteste quando uiscontraj Quel pauroso spirito d' Amore Loqual* sol apparir quando simoue E 'n altra guisa non siuede maj Elli mi fu si presso chio pensaj Che gli* occidesse lo dolente core All'hor si misse nel morto colore La anima* dolente per trar guaj Et poi sostenne qua(n)do uide uscire Degli occhi uostri un lume dimerzede Che porse dentro al cor' nuoua dolcezza Et quel sottile spirito che uede Soccorse agli* altri che uolean morire Grauati d' angosciosadebolezza |
Il ms. presenta a margine le seguenti varianti:
al v 3 Lo qual ha la variante Il qual
al v 6 gli ha la variante lo
al v 8 La anima presenta L'animamia
al v 13 Soccorse agli presenta Soccorse gli
![]() |
Guido chaualcanti. UEder poteste quando uiscontrai / quel pauroso spirito damore /. ilqual sol apparir quandom simore / ennaltra guisa no(n)si uede mai /. elli mifu sipresso chipensai / chelluccidesse lodolente chore / allor simise nelmorto colore / lanima dolente pertrar guai. Epo sostenne quando uide uscire / degliocchi uostri unlume dimerzede / cheporse dentral cor noua dolezza /. Equel sottile spirito cheuide / soccorse lialtri cheuolien morire / grauati dangosciosa debolezza. |
![]() |
U eder potesti quando rischontrai quel pauroso spirito damore elqualesuole apparir quando huon simuoue. et inaltra ghuisa non siuede mai – elli mifu sipresso chio pensai chelli uccidessi lodolente chore allor simisse nelmorto cholore lanima mia dolente p(er) trarghuai E poi sostenne quanto uide uscire degliocchi uostri un lume dimerzede che porse dentro alchor nuoua dolcezza – e quel sottile spirito che uede socchorse lialtri che uolien morire |
![]() |
grauati danghoscia debolezza. |
![]() |
Guido Caualcanti detto! V EDer potesti: quando uiscontrai quel pauroso spirito damore: ilqual suole apparir q(a)n(do) huom si more ein altra guisa non si uede mai. E lli mi fu sy presso: chio pensai chegli uccidessi lo dolente core allor si misse nel morto colore lanima mia dolente per trar guai E t poi sostenne: quando uide uscire degliocchi uostri un lume di merzede che porse dentro al cor nuoua dolceza E t quel sottile spirito/ che uede saccorse lialtri che uolien morire grauati dangosciosa deboleza. |
![]() |
U Eder potesti quando uiscontrai Quel pauroso spirito damore Ilqual sole apparir quando simore Enaltra guisa nonsi uede mai Elli mi fu si presso chio pensai Chelli uccidessi lodolente core Allor simisse nel morto colore Lanima mia dolente per trar guai E t poi sostenne quando uid uscire De gliocchi uostri un lume dimerzede Che porse dentr alcor nuouadolceza E t quel sottile spirito che uede Soccorse glialtri che uolean morire Grauati dangosciosa deboleza. . Finis. |
![]() |
Guido Caualcanti e guido orlandi dicea lo fece Dante Allighieri. U eder poteste quando uinscontrai / q(ue)l pauroso sp(irt)o da more/ loqual soleaparir quando si more/etinnaltra guisa no(n) siuede mai / elli mi fusi p(re)sso kio pe(n)sai / kelli uccidesselodolentecore / allor simise nelmo(r)tocolore lanima dolente p(er)tra(r) guai. Epoi sostenne quando uideuscire/deliocchi u(ost)ri unlu - medi merzede/keporsedentralcor noua dol ciezza / Etquel sottile sp(irt)o keuide/ Soccorse aglialtri keuolea(n) morire/grauati dangosciosa debolezza. |